Portale per una mobilità più sostenibile
Circa un terzo delle emissioni di CO2 in Svizzera proviene dal traffico, più precisamente dalla combustione di carburanti fossili quali benzina e diesel. Il Consiglio federale vuole portare le emissioni nette a zero entro il 2050. Ciò significa che nei prossimi 30 anni la Svizzera potrà emettere una quantità massima di gas serra pari a quella assorbibile da accumulatori naturali e tecnici.
Il traffico stradale in Svizzera però continuerà ad aumentare. Sulla base della crescita prevista in termini di popolazione ed economia, gli esperti della Confederazione hanno calcolato che entro il 2040 il trasporto privato motorizzato crescerà del 18% e il trasporto merci su strada addirittura del 33%. Più traffico, meno CO2: questa quadratura del cerchio richiede alternative alla benzina e al gasolio.
Il 18 dicembre 2018 i rappresentanti dei settori automobilistico, elettrico, immobiliare, del parco veicoli e delle loro associazioni, nonché i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle grandi città e dei comuni hanno sottoscritto la roadmap comune per la promozione della mobilità elettrica. L’obiettivo concordato è di aumentare la percentuale di veicoli elettrici al 15% nelle immatricolazioni di autovetture nuove entro il 2022. L’iniziativa è stata avanzata dall’ex ministro dei trasporti Doris Leuthard. La roadmap Mobilità elettrica 2022 contiene misure concrete nei tre campi d’azione principali:
L’Ufficio federale delle strade (USTRA) doterà tutte le 100 aree di sosta autostradali gestite dalla Confederazione di postazioni di ricarica rapida entro il 2028, mentre fino al 2017 ciò era consentito solo presso le stazioni di servizio. Infatti le aree di sosta (con servizi igienici e in alcuni casi piccoli snack bar) sono di proprietà della Confederazione, mentre le aree di servizio sono gestite dai Cantoni.
Un obiettivo altrettanto ambizioso è quello di auto-suisse, l’associazione degli importatori svizzeri di automobili. Con il titolo breve e conciso «10/20» già nel 2020 si mira ad ottenere un «veicolo plug-in» ogni dieci vetture nuove immatricolate in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein. auto-suisse considera in questo calcolo sia vetture elettriche a batteria che ibride plug-in. «Secondo l’associazione svizzera degli importatori di automobili, solo raggiungendo l’obiettivo 10/20 e sostenendo la crescita di altre propulsioni alternative, come il CNG e l’ibrido, si potrà rientrare approssimativamente nella soglia prevista per il 2020, pari ad una media di 95 g di CO2/km.
I vantaggi ecologici del CNG e del biogas sono riconosciuti anche dalla Confederazione. Nel 2019, ad esempio, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno prorogato le agevolazioni fiscali per CNG, LNG e combustibili biogeni fino all’entrata in vigore della nuova legge sul CO2, ma comunque non oltre il dicembre 2021.
Inoltre, in ottobre 2019, con la revisione parziale dell’ordinanza sull’efficienza energetica, sulla promozione dell’energia e sull’energia, il Consiglio federale ha stabilito che dal 2020 sia computata al CNG svizzero una percentuale di biogas del 20%. Il Consiglio federale riconosce così che già oggi (a fine 2021) in Svizzera viene mediamente aggiunto al CNG il 26,0% di biogas rinnovabile, a tutela del clima. Ciò ha importanti conseguenze sulle emissioni di CO2 rilevanti per il clima, provenienti dalle auto e dai veicoli commerciali leggeri alimentati a CNG. La soglia di 95 g/km di CO2 è in vigore da gennaio 2020. Se un importatore di automobili non riesce a rientrare in questo valore medio sull’intera sua flotta, incorre in pesanti sanzioni.
Mentre i veicoli elettrici puri sono inclusi in questo calcolo con 0 grammi di CO2/km indipendentemente dal mix di energia utilizzata, un veicolo a CNG, anche se alimentato con biogas rinnovabile al 100%, è svantaggiato già in partenza. Comunque, il riconoscimento della quota di biogas del 20% rende la vendita di veicoli a CNG un’alternativa interessante per gli importatori di automobili. Per raggiungere quest’ambizioso obiettivo, ci servono tutte le motorizzazioni alternative disponibili che funzionano con carburanti rinnovabili. Grazie al biogas è quindi possibile una mobilità sostenibile anche con il motore a combustione.