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L’Iveco Stralis, ad esempio, è uno di questi camion a trazione alternativa.
Gli autocarri con motorizzazione elettrica o a CNG/LNG hanno un peso complessivo più elevato a causa della tecnologia più complessa e dei serbatoi supplementari. In un camion a CNG, il carico eccedente rispetto a un diesel di pari categoria è generalmente intorno ai 600-900 kg, con conseguente limitazione del carico utile. Tuttavia, non dev’essere necessariamente così, in quanto il peso complessivo maggiore degli autocarri con motori alternativi può essere inserito nei documenti del veicolo.
Secondo l’ordinanza concernente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (OETV), il peso totale di tali veicoli può essere aumentato del peso aggiuntivo necessario per il sistema di propulsione alternativa, tuttavia al massimo di una tonnellata. Attualmente sono considerati a propulsione alternativa i camion alimentati a elettricità, idrogeno, CNG/biogas e GPL (gas di petrolio liquefatto), ma anche i veicoli azionati a energia meccanica immagazzinata o prodotta a bordo, incluso il calore residuo.
Vale la pena di far inserire il peso aggiuntivo per la tecnologia di guida ecologica nel documento di immatricolazione del veicolo.
Il Servizio immatricolazioni richiede semplicemente all’importatore una dichiarazione del peso supplementare, in cui siano indicati la differenza di peso rispetto ad un camion diesel di pari categoria e naturalmente il numero VIN del veicolo. Dopo aver verificato i dati, il Servizio immatricolazioni adegua l’allegato alla licenza di circolazione al punto 192, dove annota la differenza di peso in chilogrammi dovuta alla motorizzazione alternativa. È così possibile usare un motore ecologico e conveniente senza penalizzazioni sul carico utile. Per domande specifiche conviene contattare il costruttore o l’importatore.
Nota bene: il regolamento sul peso complessivo di cui all’articolo 95 capoverso 1bis dell’OETV vale solamente per gli autoveicoli a due assi (fino a 18 tonnellate), gli autobus a due assi (fino a 19,5 t), gli autoveicoli a tre assi (fino a 25 t) e gli autobus snodati a tre assi (fino a 28 t). Si applica inoltre agli autoveicoli a tre assi (eccetto gli autosnodati a tre assi) il cui asse motore è equipaggiato di ruote gemellate e sospensioni oppure se entrambi gli assi motori posteriori sono equipaggiati con ruote gemellate e il carico sull’asse non supera per ciascun asse le 9,5 t.
Non è ancora possibile compensare, invece, le propulsioni alternative nei piccoli transporter fino a 3,5 tonnellate. La Confederazione ha tuttavia promesso misure corrispondenti. (jas, 27 febbraio 2020)