La produzione di biogas si espande rapidamente in tutta Europa. La quota di biogas nella rete europea del gas dovrebbe quindi aumentare da dodici a venti volte entro il 2030. Inoltre, l’ultimo rapporto «Gas for Climate» prevede un’ondata di progetti sull’idrogeno verde e blu.
Fonte: «Gas for Climate»/Guidehouse
L’UE punta a una completa decarbonizzazione della sua economia, il che richiede anche una completa revisione del sistema energetico e delle sue infrastrutture entro il 2050. Il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del
«Green Deal» richiederà notevoli investimenti in efficienza energetica, energie rinnovabili, nuove tecnologie a basse emissioni e infrastrutture di rete. L’ultimo rapporto del
consorzio «Gas for Climate» fornisce una panoramica sulla situazione del mercato, ma anche sulle tendenze del biogas e dell’idrogeno verde e blu in tutta Europa.
La società di consulenza Guidehouse ha analizzato l’offerta, la domanda e le infrastrutture nei cosiddetti Pathways Studies. Emerge chiaramente però che le misure politiche e le intenzioni attuali non sono sufficienti per ottenere una riduzione dei gas serra di almeno il 55% entro il 2030. Il rapporto «Gas for Climate» illustra anche un percorso verso la completa decarbonizzazione al minor costo possibile per la società nel suo complesso. Un ruolo chiave ce l’avranno proprio il biogas e l’idrogeno (verde e blu).
Un impianto di biogas, di cui, secondo Barbara Schaffner, presidente di Biomasse Suisse e consigliera nazionale GLP, in Svizzera ci sono circa 120 impianti agricoli, 29 commerciali, che fermentano rifiuti verdi e 21 impianti di depurazione delle acque reflue industriali. Fonte: Biomasse Suisse
Secondo Guidehouse, sarà soprattutto la produzione di
biogas ad aumentare rapidamente con l’incremento della quota di rifiuti e residui organici da usare come materia prima, mentre i costi di produzione inizieranno a scendere con l’aumento dell’immissione in rete. Negli ultimi dieci anni, i volumi di immissione di biogas nella rete europea sono aumentati da 5,5 a 20 terawattora l’anno. Ciò significa una quota dello 0,4% nella rete del gas, con quote più elevate in alcuni paesi. In base a obiettivi europei e nazionali, si prevede che questa percentuale di biogas continuerà a salire in media fino al 5-8% entro il 2030.
Il rapporto mostra anche come
l’attuale infrastruttura del gas sia sempre più utilizzata per il trasporto del biogas e predisposta per il trasporto dell’idrogeno. Il rapporto completo è disponibile al sito
MSTreport.gasforclimate2050.eu (jas, 23 dicembre 2020)