Non sono i veicoli elettrici, a idrogeno o a CNG, necessari per combattere il cambiamento climatico, bensì l’infrastruttura e l’attenzione unilaterale della politica a dar da pensare agli oltre 80 esperti accorsi al convegno dello Studienforum Schweiz für mobile Antriebstechnik. A Sursee LU hanno spiegato come risolvere il problema del CO2. La conclusione è ovvia: serve obiettività rispetto alle tecnologie.
Christian Schaffner dell'Energy Science Center dell'ETH di Zurigo spiega le sfide dell'approvvigionamento energetico. Fonte: CNG-Mobility.ch
Meinrad Signer,
presidente dello Studienforum Schweiz für mobile Antriebstechnik (SSM), ha spiegato all’inizio del convegno che è assolutamente necessaria una considerazione complessiva per trovare una soluzione nel settore energetico e per
la riduzione delle emissioni di CO2. «L’osservazione del sistema è decisiva ma ancora manca. Inoltre, la politica non dovrebbe occuparsi delle tecnologie bensì delle condizioni quadro.» Signer ha ricordato inoltre che il motore a combustione sta per essere “archiviato” pur avendo aumentato incredibilmente l’efficienza e ridotto le emissioni di CO2.
Christian Schaffner
dell’Energy Science Center dell’ETH Zürich ha spiegato chiaramente che per raggiungere il saldo netto delle emissioni pari a zero la Svizzera non deve solo ridurre le emissioni di CO
2 ma anche puntare a emissioni negative. Le sfide continueranno ad aumentare, poiché negli ultimi anni sono stati raggiunti gli obiettivi più facili e nei prossimi il percorso di riduzione pianificato diventerà sempre più impegnativo. «Le tecnologie ci sono, fatta qualche eccezione. Non possiamo però permetterci di aspettare l’avvento di quelle nuove. Ci vuole troppo tempo prima che una tecnologia con tutta la filiera sbarchi sul mercato», ha spiegato l’esperto di energia. Inoltre, per Schaffner, tutti i sistemi di distribuzione dell’energia siano troppo statici. Una visione e un sistema energetico più dinamici sono indispensabili per il futuro considerato l’aumento degli scambi con l’estero e del numero di utenti (case con impianti fotovoltaici,
veicoli elettrici con possibilità di ricarica smart grid, ecc.). «La flessibilità deve aumentare tanto quanto la comunicazione tra i singoli sistemi energetici», ha affermato Schaffner.
Urs Cabalzar, Senior Project Manager di H2 Energy, ha spiegato che la Svizzera farebbe meglio a importare fonti di energia sostenibile al più presto. Fonte: CNG-Mobility.ch
Urs Cabalzar,
Senior Project Manager di H2 Energy, ha dichiarato: «Abbiamo bisogno il prima possibile di nuovi vettori energetici a basse emissioni di CO
2, anche dall’estero. Infatti, anche i nostri vicini avranno un grande bisogno di energie rinnovabili.» Per questo, i carburanti ottenuti con l’elettricità stanno diventando sempre più importanti per Cabalzar – come, ad esempio,
i gas sintetici (SNG) prodotti in Islanda dalla
Nordur Power SNG AG. Lo ha spiegato nello studio di fattibilità
«IMPort of Electricity-based Gas (IMPEGA). Nel suo studio sull’importazione dall’Islanda di gas prodotto con elettricità sostenibile, inclusa la relativa logistica, Cabalzar è giunto alla conclusione che è possibile ridurre dell’80% le emissioni di CO
2 rispetto all’olio combustibile. Secondo lui, quindi, un valore aggiunto ecologico c’è. «Dobbiamo sicuramente sfruttare anche il potenziale
del biogas e della biomassa in Svizzera, ma non sarà sufficiente», ha spiegato. «È importante che in futuro la CO
2 venga considerata non solo un rifiuto ma anche una risorsa, ad esempio per la produzione di carburanti sintetici.»
Patrick Dümmler del think tank Avenir Suisse sottolinea, tra l'altro, che non sono le emissioni di CO2 ad essere decisive quando si acquista un veicolo, ma piuttosto il suo chilometraggio. Fonte: CNG-Mobility.ch
Proprio come gli altri relatori ed esperti presenti al convegno dello
Studienforum Schweiz für mobile Antriebstechnik, istituito nel 1929, Cabalzar ha chiarito che la mobilità elettrica da sola non risolverà i nostri problemi di CO
2 ma che è necessario un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico. «Elettrico non significa necessariamente sostenibile», ha spiegato Patrick Dümmler
del think tank Avenir Suisse. «In questo caso è necessaria una differenziazione. E c’è da chiedersi se sia sensato investire miliardi in una nuova infrastruttura piuttosto che concentrarsi su qualcosa che potrebbe sfruttare quella esistente.»
Infatti, i carburanti prodotti in modo sostenibile e distribuiti attraverso l’infrastruttura attuale offrono un grande potenziale di riduzione delle emissioni di CO
2. «Il problema non è il motore a combustione ma quello che viene bruciato», ha spiegato Bouzid Seba
di Liebherr Machines S.A. Il gruppo Liebherr produce a Bulle, nel Canton Friburgo, motori diesel e a gas, ripartitori di coppia, pompe e motori idraulici per i più diversi settori e requisiti. L’ingegnere sta lavorando con il suo team a
una propulsione a idrogeno che verrà prodotta in serie nel 2025. Seba ha aggiunto: «Anche in futuro ci saranno diverse tecnologie per raggiungere la neutralità in termini di CO
2, per cui la scelta della tecnologia giusta è decisiva a seconda delle applicazioni.»
Christian Schaffner (Energy Science Center dell'ETH di Zurigo), Patrick Dümmler (Avenir Suisse), Fabian Bilger (Avenergy Suisse), Urs Cabalzar (H2 Energy AG) e Christian Bach dell'Empa durante la discussione alla riunione del Forum di studio svizzero per la tecnologia della propulsione mobile 2021. Fonte: CNG-Mobility.ch
Ecco perché i motori a combustione –
proprio come quelli a CNG o a LNG – non sono da archiviare ma da usare, anche sulle strade. Le fonti di energia sostenibile come il biogas,
il biogas liquefatto (Bio-LNG/LBG) o
il gas sintetico (SNG) prodotto con fonti rinnovabili consentono di ridurre sin da subito le emissioni di CO
2 in modo sostenibile.
(jas, 7 dicembre 2021)
Qui sono disponibili le slide dei relatori:
La Svizzera e l’obiettivo delle emissioni nette di CO2 pari a zero: il ruolo dell’approvvigionamento energetico
Christian Schaffner, Executive Director Energy Science Center ETH Zürich
Energia per la strada – Oggi e domani
Fabian Bilger, vice direttore di Avenergy Suisse, Zurigo
Importazione di vettori energetici basati sull’elettricità – Progetto pilota con l’Islanda
Urs Cabalzar, Senior Project Manager H
2 Energy AG, Zurigo
Clima e mobilità – Riflessioni sull’efficienza economica
Patrick Dümmler, Avenir Suisse, Senior Fellow e responsabile della ricerca Svizzera aperta, Zurigo
Motore a combustione H2 per la mobilità
Bouzid Seba, Liebherr Machines S.A., Bulle
E-fuel – Stanno iniziando a funzionare?
Tobias Block, Head of strategy and content, eFuel Alliance e.V., Berlino/Bruxelles