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Quando vale la pena passare a un camion a CNG e quali sono i vantaggi? Per l’ambiente, vale la pena farlo subito. A livello economico, invece, il CNG non riesce ancora a fare concorrenza ai diesel. Ciò dipende dal fatto che il gasolio è troppo conveniente rispetto ai carburanti rinnovabili. Inoltre il biogas viene penalizzato a confronto con la propulsione elettrica. Siamo però fiduciosi che, in un futuro prossimo, le condizioni quadro si adatteranno alle circostanze del momento. A quel punto, l’uso del CNG non solo sarà ecologico ed economico ma garantirà anche una certa indipendenza. Il biogas, infatti, viene prodotto anche a livello locale. Ueli Rüger, capo della logistica di Lidl Svizzera, fa il pieno di biogas al primo camion CNG del rivenditore. Fonte: Lidl Svizzera La sua logistica non si limita a usare il CNG ma ricorre consapevolmente al biogas e al LBG. Quanto CO2 riuscite a risparmiare in questo modo? Siamo consapevoli della nostra responsabilità verso l’ambiente. Il nostro obiettivo è emancipare dal fossile il rifornimento di tutte le nostre filiali entro il 2030. Per riuscirci dobbiamo agire ora. Con il biogas e il LBG possiamo sostituire sin da subito i camion a gasolio senza rimetterci in termini di carico utile e autonomia. Ogni veicolo consente di risparmiare circa 100 tonnellate di CO2. Le emissioni si riducono quindi di almeno l’80 percento. Cosa comporta il passaggio al motore a CNG per i conducenti? Fondamentalmente, i camion a CNG sono simili a quelli a gasolio per uso e guida. I nostri operatori del trasporto hanno notato che la rumorosità in fase di superamento e a veicolo acceso ma fermo è di molto inferiore a quella degli omologhi diesel. A parte il fatto che bisogna istruire i conducenti su come fare rifornimento, passare al CNG non è difficile per chi li guida.«Oggi il biogas viene penalizzato rispetto alla propulsione elettrica.»
Quali sono i vostri piani per l’ulteriore decarbonizzazione della logistica di Lidl? Vogliamo rifornire tutte le nostre filiali senza carburanti fossili entro il 2030. Per raggiungere questo traguardo ambizioso dobbiamo agire subito e passare gradualmente a carburanti ottenuti da fonti rinnovabili. Stiamo lavorando allo sviluppo e alla realizzazione di concetti di mobilità più sostenibili per il clima e l’ambiente insieme ai nostri partner svizzeri della logistica, a varie istituzioni per la ricerca e all’economia energetica. Questo lavoro comprende anche lo sfruttamento dell’energia rinnovabile come quella solare e il biogas, la costruzione dei necessari canali di approvvigionamento e di distributori di carburanti, senza dimenticare l’ottimizzazione della logistica su rotaia e strada. In questo modo, nel 2020 abbiamo utilizzato i carburanti alternativi in più del 40 percento dei trasporti di rifornimento, quindi senza gasolio. Entro il 2021 supereremo il 50 percento. Entro il 2030, Lidl Svizzera vuole essere in grado di rifornire tutti i suoi negozi senza utilizzare combustibili fossili. Fonte: Lidl Svizzera Prendete in considerazione anche i carburanti sintetici? In futuro rivestiranno anche loro un ruolo importante. Il simulatore «Move» dell’Empa di Dübendorf ha analizzato tre percorsi tecnologici per la riduzione del CO2 nel traffico su strada prendendo in considerazione la mobilità elettrica, quella a idrogeno e i carburanti sintetici. L’ultimo progetto che ci vede coinvolti a livello applicativo è imperniato sulla produzione di metano sintetico partendo dall’idrogeno e dal CO2. È la cosiddetta metanizzazione. Il CO2 e l’acqua necessari al processo vengono prelevati dall’atmosfera con un collettore in loco sviluppato da Climeworks, uno spin-off dell’ETH. I carburanti di questo tipo prodotti artificialmente con le energie rinnovabili possono essere trasportati lungo le vie di comunicazione convenzionali e messi a disposizione attraverso l’attuale infrastruttura, ad esempio la rete capillare del gas in uso in Svizzera. I primi rifornimenti regolari dei nostri camion a gas dovrebbero iniziare nell’estate 2022. Lidl sta studiando le filiali del futuro, con tanto di impianti fotovoltaici e stazioni di ricarica. Al progetto lavora anche Sympheny, uno spin-off dell’Empa. State pensando anche a un distributore di biogas? Ancora no ma seguiamo i nuovi sviluppi con grande interesse. Incontrati per il primo rifornimento del camion di biogas a Weinfelden (da sinistra a destra): Michael Frick (Responsabile delle operazioni tecniche di mercato Weinfelden) Torsten Friedrich (CEO Lidl Svizzera) Nico Dubrau (Dispatcher Thurtrans) e Ueli Rüger (Responsabile della logistica Lidl Svizzera). Fonte: Lidl Svizzera Nel centro di smistamento della merce di Weinfelden state praticando l’economia circolare insieme a TBW, l’erogatore locale di gas. In futuro utilizzerete quindi biogas prodotto in zona. Pensate di fare lo stesso anche in altre regioni, ad esempio nel nuovo centro di smistamento di Roggwil? L’economia circolare è un tema centrale per noi, non solo per la logistica. È sempre ragionevole vagliare le possibilità di utilizzo delle energie rinnovabili là dove possono essere ottenute. A Berna, peraltro, è allo studio una cooperazione simile a quella con TBW. In Energie Wasser Bern abbiamo trovato un partner grazie al quale ottenere biogas dai fanghi di depurazione e rifornire i nostri camion a CNG per il trasporto regionale. A partire dalla prossima estate, quelli che erano rifiuti alimenteranno i nostri camion che riforniscono la city di Berna. (jas, 12 marzo 2021) Il CEO di Lidl Svizzera, Torsten Friedrich, ha guidato la decarbonizzazione del rivenditore per anni. Fonte: Lidl Svizzera«Con il biogas e il LBG possiamo sostituire sin da subito i camion a gasolio senza rimetterci in termini di carico utile e autonomia.»