Stando a un progetto svizzero, l’uso di biogas liquefatto al posto del diesel può migliorare notevolmente il bilancio well-to-wheel dei camion. È possibile una riduzione fino al 70 percento, anche con il LBG (biogas liquefatto), che deve essere importato dalla lontana Norvegia.
Apertura della prima stazione di rifornimento LNG nell'estate 2019 a Weinfelden nei locali di Lidl Svizzera. Fonte: CNG-Mobility.ch
La logistica è posta di fronte alla sfida in base alla quale il trasporto di merci e prodotti deve avvenire con sempre meno emissioni di CO
2, idealmente addirittura senza combustibili fossili. In tutta Europa, il GNL (gas naturale liquefatto) viene sempre più utilizzato come carburante per il traffico pesante. Passare dal diesel al GNL permette già di ridurre fino al 20 percento di CO
2. Tuttavia, il GNL resta sempre un combustibile fossile.
Un team della Scuola universitaria professionale della Svizzera orientale OST, in collaborazione con
l’azienda di trasporti Krummen Kerzers AG e Lidl Svizzera SA, ha studiato se e in che misura il diesel può essere sostituito dal metano prodotto biologicamente e liquefatto (= LBG) e utilizzato in Svizzera, in modo ecologico ed economico, per i veicoli commerciali pesanti. Il LBG è un metano criogenico liquefatto che, a differenza del GNL, è prodotto da materie prime biologiche.
Presso Lidl Svizzera e il suo partner logistico Krummen Kerzers, il diesel è già stato sostituito da LNG - seguirà presto il passaggio a LBG? Fonte: CNG-Mobility.ch
In caso di import, occorre assicurarsi che il LBG sia stato prodotto da rifiuti biogeni, poiché le materie prime rinnovabili, per esempio, non sono autorizzate come substrato per l’approvazione del biogas in Svizzera. L’uso di materie prime biologiche chiude il ciclo del carbonio, poiché nell’atmosfera non viene rilasciata ulteriore CO
2 durante la combustione del
biogas liquefatto, che ha sì un futuro molto promettente, ma il cui mercato è ancora piccolo. Si consideri inoltre che in Svizzera non viene ancora prodotto. In Europa, alcuni impianti sono in funzione da diversi anni – soprattutto in Scandinavia – e un numero crescente è in progettazione o sul punto di avviare la produzione.
Il progetto di ricerca ha studiato se e come il LBG può essere usato in Svizzera, in modo ecologico ed economico, nel traffico pesante. A tale scopo, il team del professor Elimar Frank analizza i bisogni energetici e le emissioni lungo l’intera catena del valore: dalla produzione di LBG al trasporto, allo stoccaggio e all’uso nel veicolo. È stato addirittura messo a punto un nuovo sistema di misurazione per quantificare le emissioni, mentre
i veicoli e
la stazione di rifornimento sono stati controllati tramite Gascam per rilevare eventuali perdite. Tutti i risultati dettagliati verranno pubblicati in un rapporto di fine progetto entro la fine del 2021.
Al momento si può anticipare che questa analisi well-to-wheel evidenzia «che esistono opzioni economicamente valide per impianti di liquefazione già a partire da quantità di produzione di circa 5 tonnellate al giorno». Elimar Frank aggiunge: «L’analisi mostra che la rinnovabilità dell’approvvigionamento elettrico, ed eventualmente, del calore, è determinante nella produzione di LBG, e che le emissioni legate al trasporto rivestono un ruolo secondario nel bilancio well-to-wheel.»
Durante la fase di test del progetto, sostituendo il diesel fossile con il LBG proveniente dalla Norvegia, le emissioni dei camion sono state ridotte da 1044 g CO
2e/km a 270 CO
2e/km. E tutto questo è avvenuto anche senza ottimizzare il trasporto o la stessa stazione di rifornimento.
L’uso di LBG nel traffico pesante potrebbe quindi ridurre notevolmente le emissioni rilevanti per il clima. E considerato che il trasporto di LBG dalla Norvegia è all’origine di circa la metà delle emissioni nel test, l’importazione di LBG da luoghi di produzione più vicini o anche la produzione di LBG in Svizzera costituirebbe una soluzione migliore per il bilancio well-to-wheel.
(pd/jas, giovedì 23 settembre 2021)
Rifornimento di un camion con propulsione LNG a Weinfelden. Fonte: CNG-Mobility.ch