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Col biogas per la neutralità climatica

NGVA Europe presenta una roadmap concreta per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE aumentando il biogas e il bio-GNL nel trasporto pesante.

Probabilmente il più grande impianto di biogas al mondo, gestito da Nature Energy, l’azienda specializzata in biogas recentemente acquisita da Shell, a Korskro, in Danimarca. Fonte: Natura Energia

Gli autocarri pesanti che trasportano grandi carichi su lunghe distanze rappresentano solo il 25% del parco veicoli europeo. Allo stesso tempo, però, sono responsabili del 75% delle emissioni di CO2. Occorre quindi agire rapidamente. E qui entrano in gioco gli autocarri a GNC e GNL. Gli autocarri a GNC e GNL consentono, grazie al biogas contenuto nei serbatoi una riduzione delle emissioni di CO2 che non sarebbe altrimenti possibile in un prossimo futuro con altre alternative. In piena crisi globale di carburanti ed energia, infatti, la neutralità delle emissioni di CO2 nel trasporto stradale non può essere raggiunta con «un’unica» tecnologia: servono tutte!

«Il divario fra emissioni nette zero, sicurezza energetica e competitività del trasporto a lunga percorrenza dell’UE è una sfida gigantesca» osserva Timm Kehler, presidente della European Gas Vehicles Association (NGVA Europe). «Senza una più rapida diffusione di carburanti gassosi rinnovabili e a zero emissioni di CO2, il Green Deal fallirà». Per raggiungere gli obiettivi dello zero netto fissati dall’UE, la quota di biogas deve essere costantemente aumentata, in linea con la prevista domanda nel settore dei veicoli commerciali pesanti.

Con il biogas o il bio-GNL nel serbatoio, anche gli autocarri pesanti sono quasi neutrali dal punto di vista delle emissioni di CO2. Fonte: CNG-Mobility.ch

Con una miscela del 55% di biogas entro il 2030, del 75% entro il 2040 e del 100%, pari a un totale di 15 miliardi di metri cubi di biogas, entro il 2050. Questa tabella di marcia, la cosiddetta roadmap del biogas, pendant di quella già esistente sull’elettricità, arriva al momento giusto: la Commissione europea presenterà prossimamente la sua proposta di revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali pesanti, che prevede nuovi obiettivi per il 2035/2040 e l’inclusione dei carburanti rinnovabili, tra cui quelli sintetici ed elettrici, l’idrogeno, il biogas e il bio-GNL.

«La neutralità delle emissioni di CO2 non dipende da una determinata tecnologia, ma dalla rapidità con cui viene introdotta» spiega Matthias Maedge, segretario generale di NGVA Europe. «Gli autocarri alimentati a GNC o GNL risolvono il problema delle emissioni di CO2 oggi, non domani. Il nostro settore è pronto a promuovere l’introduzione del bio-GNL e del biogas. Ora dobbiamo fare in modo che il mondo politico faccia la sua parte».

Giulia Cancian, segretaria generale dell’Associazione europea per il biogas (EBA), aggiunge: «La tabella di marcia di NGVA Europe è importante per la urgente defossilizzazione dei trasporti nell’UE. Il biogas è la soluzione rinnovabile più competitiva e più facilmente disponibile». Le catene del valore sono pronte a dispiegare in Europa un enorme potenziale sostenibile di biogas, che raggiungerà circa 151 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2050. «La sostenibilità del biogas renderà possibile la decarbonizzazione di diversi settori, tra cui quello dei trasporti» ha dichiarato la segretaria generale dell’EBA.

Un’ulteriore diversificazione che punti sul gas rinnovabile accelererà enormemente l’ecologizzazione del settore degli autocarri, evitando di concentrarsi unilateralmente su una legislazione che misura unicamente le emissioni allo scarico. Una rapida scalabilità delle soluzioni disponibili è essenziale per ridurre le emissioni di CO2 e attualmente l’uso del biogas e del bio-GNL è il modo più semplice per raggiungere l’ambizioso obiettivo «Fit for 55» entro il 2030. Il pieno raggiungimento di tale obiettivo consentirebbe di risparmiare 42 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2050. (pd/jas, 13 dicembre 2022)


Il potenziale per la massa e l’utilizzo del biogas è enorme e dovrebbe quindi essere sviluppato in modo più mirato nei prossimi anni, anche in Svizzera. Fonte: CNG-Mobility.ch

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